Tra le eccellenze del ramo di Lecco non c’è solo Alessandro Manzoni con I Promessi Sposi, c’è anche l’alpinismo.
Nel 1946 dei giovani scalatori locali decidono di fondare il gruppo alpinistico chiamato Ragni della Grignetta. Il nome Ragni viene dalla definizione con cui il grande alpinista Tita Piaz battezza Gigi Vitali vedendolo scalare: “Sembra un ragno!”. La Grignetta, invece, è la montagna simbolo per gli scalatori lecchesi.
I Ragni vestono da sempre il maglione rosso con due strisce bianche sul braccio sinistro e il simbolo del ragno a sette zampe. La prima grande spedizione che ha reso i Ragni famosi nel mondo è del 1961 quando furono i primi a scalare il Monte McKinley (ora Denali), in Alaska, aprendo la prima via sulla parete sud. Capospedizione Riccardo Cassin, con lui c’erano Romano Perego, Jack Canali, Luigino Airoldi, Annibale Zucchi e Gigi Alippi. Per la loro impresa i lecchesi ricevettero un telegramma di complimenti dall’allora presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy. L’altra spedizione che li ha resi celebri è del 1974 quando scalarono per primi il Cerro Torre in Patagonia passando per la Ovest. Fino a quel momento questa montagna veniva considerata impossibile da salire avendo respinto tutti i tentativi. Arrivarono in cima Casimiro Ferrari, Mariolino Conti, Pino Negri e Daniele Chiappa. Negli anni seguenti i Ragni della Grignetta si dedicarono oltre che all’alpinismo anche all’arrampicata. Negli ultimi anni il grande rilancio con l’entrata in gruppo di giovani fuoriclasse come Matteo Della Bordella e Luca Schiera.
L'Osservatorio alpinistico lecchese.
Al terzo piano del polo museale di Palazzo delle Paure di piazza XX settembre a Lecco si trova l’Osservatorio alpinistico lecchese che ripercorre con un percorso multimediale le imprese dei Maglioni rossi.
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